Ci sono giorni in cui vorrei conoscere chiaramente cosa è giusto o non è giusto fare.
Altri giorni lucidamente vedo questa chiarezza e non trovo il coraggio di prendere quella benedetta decisione.
Insomma vivere risulta faticoso quando si tratta di convertirsi ogni giorno, ovvero fare un'inversione a U del proprio cuore verso il bene è tremendamente angosciante, rispetto a guidare con il pilota automatico nella perpetua rotonda delle opportunità e libertà della vita.
L'Ipnosi insegna che abbassare il livello di coscienza, permette la destrutturazione di molti se non tutti i punti di riferimento, in effetti come si può costruire un nuovo palazzo se è ancora presente quello vecchio?
Questo può essere sano per una struttura sclerotizzata di un certo tipo, ma non vale in assoluto come metodo generale, in soldoni, se quest'anno ho piantato melanzane non è necessario che distrugga tutto e che l'anno prossimo io debba piantare solo pomodori.
Avviene però che in un' ottica di vendita attuale, il Mercato, ormai essere senziente, richieda avidamente il consumo incessante di prodotti nuovi di ogni tipo dai beni essenziali al fitness ,alle emozioni, ai viaggi, dispositivi tecnologici, prodotti di bellezza e in genere tutto ciò che può essere comprato al fine di garantire un benessere principalmente corporeo.
Leggevo a tal proposito che una percentuale quasi totale delle vendite sul Web e nei negozi avviene in modo estremamente veloce.
Riceviamo e assimiliamo informazioni, nozioni, pareri, opinioni su ciò che ci serve tutto il giorno e su ogni tipo di social che frequentiamo, molto prima dell'acquisto vero e proprio del prodotto.
Siamo l'ultimo anello di questa catena alimentare del consumo.
Tutto è già stato studiato, programmato, il nostro profilo è ben visibile a tutti, figuriamoci a chi ha occhi per guardare.
In un impeto di illusoria indipendenza abbiamo già confezionato nella nostra mente ciò che ci renderà più intelligenti o più furbi degli altri, più in contatto con il mondo o semplicemente " ciò di cui non possiamo fare a meno ora nel 2015".
Dentro di noi, la nostra mente e il nostro cuore sono già avviluppati dal nastrino del pacchetto regalo, eseguiamo fedelmente il packaging di ciò che era già stato modellato per noi a nostra immagine e somiglianza, in base alle nostre esigenze, alle nostre famiglie, alle nostre povertà materiali e morali, alle nostre emozioni e ai nostri vizi; alcune volte ci beviamo uno shot di endorfine fantasticando su quell'acquisto che ci permetterà di fare tanto del bene a
noi stessi e agli altri.
Ci ritroviamo alla fine soffocati e disorientati sino a quando capiamo che la vera inversione è rivolgere lo sguardo a noi stessi.
Recidere il legame da Mamma Pubblicità ci provocherà angoscia, un'angoscia profonda, quella di non bastare a noi stessi e agli altri, e come affermava S.Kierkegaard, filosofo danese che per primo utilizzò il termine angoscia, essa emergerà quando mi troverò di fronte ad una scelta.
Stranamente il sacco di angoscia lo facciamo stillare di preoccupazioni sulla strada delle possibilità del mondo ma non ce ne liberiamo mai completamente in quanto possiamo appoggiarlo con sicurezza solo in un posto, nei domini del Padre.
Andare per il mondo senza punti di riferimento è un pò come uscire la mattina di casa per andare a lavorare, e alla sera tornare in una casa nuova ed ogni mattina successiva partire da un punto sempre nuovo e sempre più lontano per distanziarci sempre più dal ricordo di noi stessi.
Abbiamo un sacco pieno di cose e di angosce ma non sappiamo più chi siamo, il desiderio del sommo bene si rompe, si frammenta in tanti desideri e non abbiamo più Dio ma tanti piccoli altarini da venerare come necessari e dimentichiamo chi può riempire completamente il nostro cuore.
Alcuni colleghi e altrettanti amici mi raccomandano prudenza nel parlare di Dio e di Gesù Cristo, soprattutto in contesti professionali e accademici ma dovrò fare pur riferimento qualche volta al mio supervisore e terapeuta principale, l'unico perfettamente confrontativo e amorevolmente accogliente, il miglior Trainer è lui.
E' interessante sapere che il metodo per vivere una buona vita è gia stato scoperto, è presente, scritto, sperimentato da chi vive una fede viva, sta a noi farlo nostro.
Vi lascio con queste ultime parole che io a tal proposito ritengo ispirate, fanno parte di uno dei tanti discorsi pronunciati da un famoso allenatore di Pallavolo alla sua squadra (Italiana) pluripremiata.
" Io non sono qui per dirvi cose nuove, ma vi aiuto a scoprire la meraviglia e l'utilità di riprendere gli stessi insegnamenti"
Julio Velasco
Ci ritroviamo alla fine soffocati e disorientati sino a quando capiamo che la vera inversione è rivolgere lo sguardo a noi stessi.
Recidere il legame da Mamma Pubblicità ci provocherà angoscia, un'angoscia profonda, quella di non bastare a noi stessi e agli altri, e come affermava S.Kierkegaard, filosofo danese che per primo utilizzò il termine angoscia, essa emergerà quando mi troverò di fronte ad una scelta.
Stranamente il sacco di angoscia lo facciamo stillare di preoccupazioni sulla strada delle possibilità del mondo ma non ce ne liberiamo mai completamente in quanto possiamo appoggiarlo con sicurezza solo in un posto, nei domini del Padre.
Andare per il mondo senza punti di riferimento è un pò come uscire la mattina di casa per andare a lavorare, e alla sera tornare in una casa nuova ed ogni mattina successiva partire da un punto sempre nuovo e sempre più lontano per distanziarci sempre più dal ricordo di noi stessi.
Abbiamo un sacco pieno di cose e di angosce ma non sappiamo più chi siamo, il desiderio del sommo bene si rompe, si frammenta in tanti desideri e non abbiamo più Dio ma tanti piccoli altarini da venerare come necessari e dimentichiamo chi può riempire completamente il nostro cuore.
Alcuni colleghi e altrettanti amici mi raccomandano prudenza nel parlare di Dio e di Gesù Cristo, soprattutto in contesti professionali e accademici ma dovrò fare pur riferimento qualche volta al mio supervisore e terapeuta principale, l'unico perfettamente confrontativo e amorevolmente accogliente, il miglior Trainer è lui.
E' interessante sapere che il metodo per vivere una buona vita è gia stato scoperto, è presente, scritto, sperimentato da chi vive una fede viva, sta a noi farlo nostro.
Vi lascio con queste ultime parole che io a tal proposito ritengo ispirate, fanno parte di uno dei tanti discorsi pronunciati da un famoso allenatore di Pallavolo alla sua squadra (Italiana) pluripremiata.
" Io non sono qui per dirvi cose nuove, ma vi aiuto a scoprire la meraviglia e l'utilità di riprendere gli stessi insegnamenti"
Julio Velasco